Epoca del Lusso e velocità con le iconiche hypercar
Gran Lusso

Epoca del Lusso e velocità con le iconiche hypercar

mdo  Redazione | Novembre 1, 2024

Icone come Bugatti, Rolls-Royce e Hispano Suiza incarnano lusso e innovazione, mentre edizioni limitate di Maserati e Morgan celebrano la storia e il design. Una riflessione sull’evoluzione dell’eleganza, dell’eccellenza italiana e delle prestazioni nel mondo automobilistico.

Monza, 01.11.2024 milanofinanza - Le definizioni del lusso spaziano tra «vistosa esorbitanza» per arretrare alle «normali comodità e soddisfazioni», inframezzate da «squisitezza e raffinatezza». Riferendosi alle automobili, sono più lussuose la tecnologia con la meccanica più avanzata e l’elettronica futuribile o le forme esaltanti all’esterno, unite a interni dove stile, materiali, finiture e dettagli condensano raffinata maestria artigianale? Pensando alla storia dell’automobile, il lusso evoca la regalità di Rolls-Royce, eppure distillando il concetto a «best of luxury», l’icona assoluta sarebbe Bugatti Atlantic (1936-38): non a caso la Type 57SC Coupé è la gemma più preziosa della collezione di Ralph Lauren.

Il marchio creato dall’italiano Ettore Bugatti, rinato grazie a un altro italiano, Romano Artioli, è tuttora ai vertici con l’ultima nata: Bugatti Tourbillon, nome contratto dall’espressione «regulateur a tourbillon» che identifica il movimento per orologi inventato da Abraham-Louis Breguet nel 1801, dove la complicazione (altro termine del settore) è mirata a compensare le irregolarità generate dalla posizione, per la massima precisione. L’auto esibisce la connessione con l’origine del termine già dalla strumentazione sul volante, bicolore con cuciture a contrasto e metalli lucidati, appena sopra il caratteristico monogramma di Ettore Bugatti con la E al contrario. Nata come sfida alla quintessenza della filosofia del marchio da parte del direttore del design Frank Heyl, che la motiva così: «La linea guida che definisce una Bugatti, secondo l’eredità del design è semplice: la forma segue sempre le prestazioni. Anche per Tourbillon l’atemporalità è al centro del design, dall’interazione tra eleganza e velocità alle forme che la mantengano attuale, considerando quanto restano in circolazione le Bugatti. Un’auto è datata dalla tecnologia dell’epoca di creazione: tra 100 anni non sarà più all’avanguardia. Perciò ci concentriamo sulla preziosità».

Le forme nascono per sbloccare nuovi livelli di prestazioni: con la velocità massima di 445 km/h, la deportanza deve eccellere. Prima Bugatti in collaborazione con la croata Rimac (fondata nel 2009 e oggi partecipata anche da Porsche e Kia, è all’avanguardia con velocissime sportive elettriche), Tourbillon ha motore aspirato a 16 cilindri di 8,3 litri da 1.800 cavalli, ibrido plug-in. Tra le pochissime che annunciano quattro diversi valori di accelerazione: 0-100 in 2”0, 0-200 in <5”, 0-300 in <10” e 0-400 sotto i 25 secondi. Solo 250 esemplari, in consegna dal 2026. Questa la definizione di Christophe Piochon, presidente di Bugatti: «Ultima creazione nella nostra incessante ricerca della perfezione, fonde bellezza, lusso e prestazioni che definiscono la nostra tradizione».

Lusso senza tempo per i 115 anni del marchio britannico, unito alla leggerezza e all’eleganza esclusiva: Morgan Midsummer, griffata Pininfarina Fuoriserie, è slanciata e raffinata, ha motore Bmw con cambio automatico a otto rapporti e pesa solo 1.000 kg. La carrozzeria barchetta è per l’uso suggerito dal nome, che indica il picco dell’estate e contiene riferimenti locali di Morgan, ha lavorazioni preziose con elementi a 250 strati di teak laminati per le strutture in legno che circondano l’abitacolo. Stesso numero per le ore di lavoro necessarie ai pannelli in alluminio della scocca, mentre sono solo 50 gli esemplari previsti di questa serie speciale nata dalla visione condivisa dei due marchi.

Ritornando all’inizio di questo articolo, l’accenno a Rolls-Royce in tema del lusso: nella prima metà del secolo scorso, a contenderne il gusto dei regnanti c’erano marchi come Isotta Fraschini, Duesenberg e Hispano Suiza. Questa, attiva in Spagna dal 1904 al ’46, di proprietà della famiglia Suqué Mateu, è tornata con il pronipote del fondatore, presentando Hispano Suiza Carmen, hypercar elettrica, affiancata dalle varianti Boulogne e Sagrera, ridefinisce il concetto di gentleman driver, con piccole serie esclusive e limitate.

Cinquant’anni fa terminava la carriera un’auto bellissima, sportiva e di lusso: Jaguar E-Type, mentre oggi sta per uscire di scena la discendente Jaguar F-Type. Nata scoperta e diventata anche Coupé poco dopo, dopo quasi 90mila esemplari prodotti, la sola Jaguar a due posti in quasi quarant’anni è disponibile fino all’inizio del 2025 con le due versioni di carrozzeria, concludendo un’epoca. Evento che il marchio celebra consegnando al Jaguar Daimler Heritage Trust una 5.0 V8 Convertible colore Giola green con tetto nero e interni in pelle Windsor, simili all’ultima E-Type Series III 5.3 V12 del 1974. Uscita di scena con stile, mentre gli appassionati delle sportive prenotano queste Jaguar finali: testimoni, secondo Rawdon Glover, capo della casa automobilistica, dell’evoluzione del lusso britannico contemporaneo.

Il Tridente nasceva 110 anni fa: nella sua storia corre e vince, dalla Targa Florio alla Formula 1, dalla 500 Miglia di Indianapolis al campionato FIA GT, passando per attori e celebrità amanti delle prestazioni e dello stile del marchio. Maserati MC20 Icona e MC20 Leggenda celebrano gli innumerevoli successi sportivi dal 2004 con MC12 GT1: due serie limitate a 20 esemplari, con livree e contenuti esclusivi. Sulla copertura del motore Nettuno è incastonato il badge «Una di 20» preceduto dai nomi Icona o Leggenda. Nell’abitacolo con pacchetto in fibra di carbonio, l’audio Sonus Faber; la tecnica offre sospensioni sollevabili e differenziale autobloccante elettronico. Il ruggito Maserati, anima delle prestazioni di alto rango, è accompagnato dalla sensazione di correre nella storia, assaporando un altro piacere del lusso, dei supersuv e del superlusso. Purtroppo ultimamente giochi di potere da parte di Stellantis stanno compromettendo il futuro indiscusso di questa eccellenza tutta italiana.