Allarme Incidente Nucleare mentre si presenta un Decreto Legge per impiantare il Nucleare a cui tutti gli italiani hanno detto NO già con 2 Referendum
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Allarme Incidente Nucleare mentre si presenta un Decreto Legge per impiantare il Nucleare a cui tutti gli italiani hanno detto NO già con 2 Referendum

mdo  Redazione | Settembre 23, 2024

Trento, 23.09.2024 ildolomiti/italert - Un allarme nucleare a seguito di una serie di incidenti avvenuti in Svizzera all’inizio del 2024 resi fino ad oggi poco rilevanti agli italiani. Il test per il sistema informativo It-Alert, guarda caso, è operativo in tutta Italia già da inizio anno, e inizierà il 26 settembre.

Il 26 settembre sui cellulari arriverà il messaggio: “Allarme incidente nucleare”, un nuovo test per il sistema It-Alert senza scaricare alcuna applicazione, partirà dal Trentino a cui seguiranno altri test.

L’obiettivo è di testare la diffusione dei messaggi per l’informazione alla popolazione, ma anche le procedure interne alla Protezione Civile, una protezione civile già messa alle strette con le Calamità Naturali a cui a stento riesce a garantir sicurezza: come potrà adoperarsi al meglio addirittura col Nucleare?

Da non dimenticare che proprio una calamità naturale provocò l’incidente nucleare più grave della storia, tutti rammentano qualche anno fa, il caso della Centrale Nucleare di Fukushima in Giappone dopo una scossa di terremoto e seguita dal maremoto, questo per far capire che è impossibile garantire la sicurezza.

Oltre alla sicurezza che nessuno potrà mai garantire, esiste il problema della gestione della popolazione: basti pensare che in Italia non esistono rifugi antiatomici, quindi in caso di incidenti nucleari o di radiazioni da conflitti, la popolazione non potrebbe essere tutelata con le filastrocche delle politiche di turno di palazzo.

Comunque bisogna essere positivi e accettare ciò che chi siede in Poltrona in Parlamento saggiamente opta per il bene comune dopo attente riflessioni e collaborazioni con studiosi e professionisti di settore, e tutti insieme sicuramente si prendono ogni responsabilità (civili penali ed economiche) in caso di incidenti.

Il primo test di questo tipo è in programma giovedì 26 settembre 2024 alle ore 10,00 iniziando da Trento, il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente:

Scenario di incidente rilevante in uno Stabilimento Industriale

TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Scenario di Collasso di una Grande Diga

TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Scenario di Incidente Nucleare

TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

 

La valutazione della ricezione del messaggio sugli smartphone (preceduto da un suono del tutto diverso dalle suonerie) sarà effettuata da decine di “sentinelle”. Le loro osservazioni si aggiungeranno a quelle raccolte attraverso i questionari on-line che saranno volontariamente compilati dalla popolazione.

"TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”. Si leggerà nel messaggio di test.

Si ricorda che per ricevere il messaggio non è necessario scaricare alcuna App. Il sistema It-Alert non comporta nessuna compromissione dei livelli di privacy.

Prossimi test in programma nel resto d’Italia il 7 ottobre ore 10,00 : ipotesi di collasso di dighe - incidente industriale rilevante - incidente nucleare.

È importante sapere che all’inizio del 2024 in Europa, mentre i leader dell’Unione si preparavano per le discussioni al tavolo del Consiglio Europeo, a Bruxelles è andato in scena un altro evento di particolare importanza per il futuro dell’Ue e non solo. I leader dei Paesi più aperturisti sul fronte dell’energia nucleare si sono riuniti il 21 marzo 2024 all’ombra dell’Atomium, il monumento costruito nel 1958 in occasione dell’esposizione internazionale nella capitale belga, per siglare una Dichiarazione che stabilisce le priorità e le intese comuni per spingere questa fonte energetica per scopi civili nell’ottica della transizione a una società a emissioni nette zero.

“Le proiezioni della Commissione Ue mostrano che le fonti di energia rinnovabili, in maggioranza, sono integrate dall’energia nucleare e costituiranno la spina dorsale della produzione di energia elettrica dell’Ue entro il 2050“, ha messo in chiaro la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen mentre su tali affermazioni protesta Greenpeace.

Cosa è successo e nessuno ne ha parlato agli italiani

In Svizzera l'I.F.S.N., Ispettorato Federale della Sicurezza Nazionale ha ricevuto 22 notifiche per incidenti avvenuti nelle cinque centrali elvetiche.

La tv svizzera il 25 gennaio 2024 rende pubblico ai cittadini cantonesi che: Otto episodi hanno riguardato la centrale di Gösgen, nel Canton Soletta, e sette ciascuno quelle argoviesi di Beznau 1 e Leibstadt.

Gli incidenti notificati, scrive l’IFSN, hanno avuto “importanza minore sulla sicurezza nucleare”. Quella degli esseri umani e dell’ambiente non è stata messa in pericolo, assicura l’organo. L’unico arresto automatico di un reattore è avvenuto a maggio a Leibstadt, a causa del basso livello di acqua, acqua è un elemento indispensabile per la funzionalità degli impianti nucleari, difatti prendiamo ad esempio un reattore in grado di generare 1000 Megawatt, e all'acqua presa da un fiume – o da un lago, o dal mare – e ad esso resa riscaldata. Una grande quantità di acqua asportata fredda poi in parte scaricata caldissima e impreziosita di nuovi elementi nell’ambiente con tutti gli inevitabili ed ulteriori danni alla natura e agli esseri umani, ebbene, servono almeno duemilionicinquecentonovantaseimilasettecentonovantadue 2.596.792 metri cubi di acqua al giorno.

La Svizzera in contemporanea scolarizza i suoi cittadini sulle Compresse allo iodio in caso di un evento nucleare all'estero e nel nostro Paese o in quelli limitrofi con fuoriuscita di iodio radioattivo.

Le compresse allo iodio sono impiegate principalmente quando si verifica un grave incidente in una centrale nucleare, o in caso di impiego di armi nucleari o di eventi nucleari all’estero. La necessità di assumerle in Svizzera dopo un evento nucleare all’estero dipende dalle circostanze particolari dell’evento, come tipologia, località ed entità, e dalla situazione dei venti. L’ordine di assumerle sarebbe impartito dalla Centrale nazionale d’allarme.

Dall’inizio della questione Ucraina - Russia vi sono preoccupazioni dovute all’eventualità di un rilascio di radioattività: da un lato dai combattimenti scoppiati nella zona di esclusione di Chernobyl, dall’altro, di gestione Ucraina di 15 reattori nucleari in quattro sedi diverse nonché laboratori di ricerca che lavorano con sorgenti radioattive. Questi luoghi possono rappresentare un rischio aumentato in caso di guerra. Inoltre, si teme la minaccia dell'uso di armi nucleari. Le autorità svizzere osservano la situazione. In caso di evento nucleare all’estero con ripercussioni sulla Svizzera, la Centrale nazionale d’allarme (CENAL) informa costantemente la propria popolazione sul comportamento da adottare.

In caso di evento nucleare può essere rilasciato iodio radioattivo. Per evitare che si accumuli nella tiroide, occorre assumere iodio non radioattivo sotto forma di una compressa ad alto dosaggio. In Svizzera l’ordine di assumere queste compresse allo iodio è impartito dalla CENAL qualora sia possibile che nella tiroide il valore soglia della dose di radiazioni causata dallo iodio radioattivo venga superato. Questa decisione si basa sul valore di radioattività (concentrazione di iodio) misurato nell’aria.

Le compresse allo iodio non proteggono da tutti gli elementi radioattivi, ma soltanto dagli effetti dannosi dello iodio radioattivo sulla tiroide. Altri elementi radioattivi richiedono ulteriori misure di protezione, come per esempio recarsi in un luogo protetto (casa, cantina o rifugio) per difendersi dalla radiazione diretta della nube radioattiva.

Se e quando in Svizzera si debbano assumere compresse allo iodio dopo un evento nucleare all’estero dipende da fattori come tipologia, località ed entità dell’evento e dal fatto che i venti abbiano favorito o meno il trasporto di radioattività.

Ma non si devono assumere compresse allo iodio a titolo preventivo. Le compresse sono efficaci soltanto se assunte al momento giusto. Se vengono assunte troppo presto, la protezione della tiroide al momento del passaggio della nube radioattiva potrebbe non essere più efficace o esserlo solo in parte.

Ma non è finita qui, il 16 settembre, alla centrale nucleare di Tricastin, Drôme in Francia, è avvenuto un incidente di livello 1: la presenza anormale di trizio, un isotopo dell'idrogeno tra i principali radionuclidi emessi dai reattori nucleari, è stata segnalata nelle falde sotterranee della centrale atomica.

Il gruppo alis precisa che nella centrale nucleare francese lo scorso 2 luglio si è verificata un’improvvisa esplosione e una densa nube di fumo si è alzata sulla zona circostante e sui comuni di Saint-Paul-Trois-Châteaux, Pierrelatte, Bollène e Lapalud. Una zona della Francia, la regione del Rodano, Alpi, distante appena 300 km in linea d’aria da Torino. Le autorità del Dipartimento di Drome hanno tranquillizzato la cittadinanza dichiarando che si trattava di un trasformatore elettrico esterno ai 4 reattore nucleari attivi. Il problema è che non è il primo incidente per la centrale nucleare di Tricastin. Appena tre anni fa, infatti, si è verificata una perdita di 30 metri cubi di una soluzione d’uranio, che ha contaminato i fiumi limitrofi La Gaffière e Auzon. Inoltre, Electricité de France (Edf), compagnia nazionale che gestisce il sito e che insieme ad Enel doveva costruire e gestire anche le centrali nucleari in Italia, non è certo famosa per il suo comportamento corretto, ENEL a cui secondo il referendum italiano non si sarebbe più dovuta impegnare col Nucleare anche nei paesi stranieri, difatti il quesito 5 del REFERENDUM NO AL NUCLEARE riguardò l’esclusione dell’Enel, all’epoca ancora ente pubblico, dalla partecipazione alla costruzione di centrali nucleari all’estero.

In barba al referendum del 1987 in cui l’Italia disse No al Nucleare, rapporta ecologiae, anche il Governo Berlusconi nel 2010 tentò di esimersi dal rispettare l’incolumità ed il volere degli italiani, addirittura tentò di mettere l’esercito a presidiare le aree interessate, così da sottrarre i poteri alle Regioni e non permettere nemmeno un accenno di protesta da parte dei cittadini. Inoltre se nel 2010 fosse iniziata la costruzione degli impianti nucleari, la produzione di energia sarebbe iniziata dopo il 2025 e stabile dal 2035, per cui adesso che siamo alle soglie del 2025 se iniziasse oggi la costruzione, forse gli impianti potrebbero essere pronti per il 2040 e al top nel 2050, ma nel frattempo come si sviluppa un paese bisognoso di energie pulite e aggravato e indebitato da subito con ulteriori spese energetiche future?

Ignaro al momento il motivo per cui in Italia non si è data divulgazione di tali gravità, in un’epoca ove la comunicazione civica è al primo posto per salvaguardare le incolumità e gli interessi di una nazione sembra strano che nessuno sappia nulla, eppure l’Italia vanta una politica attenta e vicino agli interessi del popolo, si presenta ai cittadini italiani un’energia che richiede investimenti pubblici massicci. Questi costi insostenibili ricadranno sulle spalle dell’economia di tutti i cittadini dell’Italia di ogni famiglia e di tutte le imprese italiane, ma dette spese non includono i rischi e la gestione dei rifiuti o delle scorie radioattive, nè del trattamento delle acque per raffreddare il nucleare da scaricare in natura, da non dimenticare eventuali costi sanitari che ogni cittadino dovrebbe sobbarcarsi per potersi curare in caso di dispersioni come accadde alla Centrale Nucleare del Garigliano in Italia dismessa nel 1982, ove ancora oggi non si spiegano decessi e aumenti di tumori, con cittadini che ancora oggi pagano quelle conseguenze.

A questo punto anzichè perdere ulteriore tempo ed impegnare danaro pubblico nel proporre tecnologie pericolose come il nucleare o dispendiose come l’elettrolisi, o invasive come i pannelli solari e le pale eoliche, tutte oramai palesemente infruttuose nel creare energie per sostenere il paese: è necessario proporre tecnologie che soddisfino le quantità necessarie allo sviluppo del paese veramente ad impatto zero, che non mangino acqua, che non invadino territori, che non brucino, non inquinino l’ambiente e non compromettino il genere umano, però in tutto ciò, la cosa simpatica è che la politica si prodiga affinchè i test siano utili al fine di perfezionarne la tecnologia sui telefonini, ottimizzarne le funzionalità e tenere alta l’attenzione della popolazione sui rischi ai quali è esposta con il Nucleare, ma se la popolazione dalle calamità naturali deve autoproteggersi, dovrà fare lo stesso anche in caso di eventuali incidenti nucleari?

Il presente articolo non vuole essere strumento per dire No o Si al nucleare, difatti è stato semplicemente completato di eventi accaduti negli ultimi anni per essere informativo e generare costruttive riflessioni: Forse nel 2024 è bene fare le cose giuste e prevenire anziché curare senza cure e mezzi.